- Created: Settembre 7, 2024 12:15 am
- Updated: Luglio 6, 2025 11:20 am
- Distanza 17 km
- Tempo 4 h 15 min
- Velocità 4.0 km/h
- Altitud. minima 1104 m
- Quota Max 1575 m
- Salita 570 m
- Discesa 980 m
- Distance Instructions
Tappa 11 – Da San Pellegrino in Alpe a Frassinoro
CSG-T011_V24 – Cammino di Santa Giulia
La Tappa 11 del Cammino di Santa Giulia conduce il pellegrino da San Pellegrino in Alpe fino a Frassinoro, attraversando alcuni degli scenari naturali più suggestivi dell'Appennino tosco-emiliano. Questo tratto offre una perfetta sintesi tra spiritualità, natura e storia, accompagnando il viandante lungo crinali boscosi, rifugi montani e antiche vie di collegamento.
L’itinerario tocca luoghi emblematici come il Rifugio Pradaccio, il Passo delle Radici e i Prati di San Gemignano, fino a giungere al celebre Santuario della Madonna di Pietravolta e all’antica Abbazia benedettina di Frassinoro, tappa storica del culto di Santa Giulia. Il percorso è prevalentemente in discesa, con tratti panoramici e carichi di significato spirituale.
La Tappa 11 del Cammino di Santa Giulia segna l'ingresso nel territorio dell'Emilia-Romagna, offrendo un itinerario montano suggestivo e ricco di spiritualità. Si parte da San Pellegrino in Alpe, luogo simbolico per pellegrini e devoti, e si procede lungo crinali panoramici, boschi di faggio e pascoli d’alta quota, attraversando ambienti incontaminati e silenziosi. La tappa si sviluppa in una cornice naturale di grande bellezza, lambendo i confini del Parco del Frignano.
Dopo il suggestivo valico del Passo delle Radici, si incontrano i Prati di San Gemignano e il Santuario della Madonna di Pietravolta, luoghi carichi di devozione popolare e spiritualità appenninica. L’arrivo a Frassinoro, con la sua millenaria tradizione monastica, rappresenta il primo approdo emiliano del cammino e conclude una tappa impegnativa ma profondamente ispirante.
Cosa vedere lungo il percorso
- San Pellegrino in Alpe: storico santuario mariano tra i più alti d’Europa, meta di pellegrinaggio da secoli, con panorama straordinario sulla Garfagnana.
- Rifugio Pradaccio: punto di ristoro situato in posizione strategica nel bosco, ideale per una pausa rigenerante.
- Passo delle Radici: valico storico tra Toscana ed Emilia, importante punto di passaggio e crocevia di antiche vie di comunicazione.
- Prati di San Gemignano: distese verdi e soleggiate a 1400 m d’altitudine, scenario rilassante per una sosta e contemplazione.
- Santuario della Madonna di Pietravolta: luogo sacro immerso nei boschi, da secoli meta di devozione popolare, con leggenda legata all’apparizione della Vergine.
- Abbazia di Frassinoro: fondata da Matilde di Canossa, fu uno dei più importanti centri religiosi e culturali dell’Appennino modenese.
- Frassinoro: borgo appenninico ricco di storia, tradizioni e spiritualità, immerso in un contesto naturale di grande fascino.
Informazioni utili
- Distanza: circa 18 km
- Dislivello: prevalentemente in discesa, con tratti collinari
- Tipologia di percorso: sentieri, crinali, strade forestali
- Segnaletica: presente e ben visibile
- Punti d’acqua: disponibili a San Pellegrino, Passo Radici, Pietravolta e Frassinoro
Perché percorrere questa tappa
Questa tappa accompagna il pellegrino in un cambiamento di paesaggio, di regione e di atmosfera. Dai valichi delle Alpi Apuane ai rilievi dolci dell’Appennino modenese, il cammino si arricchisce di nuove suggestioni culturali e naturali. La spiritualità dei luoghi, unita alla bellezza dei panorami e alla storicità delle mete, ne fanno una tappa fondamentale nel cuore del Cammino di Santa Giulia.
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San Pellegrino in Alpe
San Pellegrino in Alpe
Situato a cavallo tra la Toscana e l’Emilia-Romagna, San Pellegrino in Alpe è uno dei luoghi più suggestivi e spiritualmente significativi del Cammino di Santa Giulia. Questo antico borgo di montagna, posto a oltre 1500 metri di altitudine, è celebre per l’Ospitale dei Santi Pellegrino e Bianco, che per secoli ha offerto accoglienza a viandanti e pellegrini.
L’atmosfera che si respira è intensa e carica di misticismo: l’altitudine, l’aria frizzante e la presenza del santuario creano un’aura fuori dal tempo. Dalla terrazza panoramica si gode di un’incredibile vista sulle valli sottostanti, mentre il piccolo centro, con le sue architetture in pietra e i vicoli silenziosi, richiama alla mente antiche storie di devozione e passaggio.
Nota storica
Il culto di San Pellegrino, eremita di origine orientale, e di San Bianco, si è sviluppato qui fin dal Medioevo, attirando devoti da tutta Europa. Il santuario, diviso tra i territori di Frassinoro e Castiglione di Garfagnana, custodisce le reliquie dei santi. Il borgo ha da sempre rappresentato un punto cruciale di attraversamento appenninico e oggi continua ad accogliere viandanti nel solco di un’antica tradizione di ospitalità cristiana.
Frassinoro
Frassinoro (MO)
Frassinoro è un antico borgo montano dell’Appennino modenese, immerso in un paesaggio di boschi e pascoli, ricco di storia e spiritualità. Situato a 1131 metri di altitudine, è oggi una tranquilla località che accoglie escursionisti, pellegrini e viaggiatori del Cammino di Santa Giulia.
Il centro abitato conserva un impianto tipicamente medievale, con vicoli acciottolati e case in pietra, ed è dominato dalla presenza della chiesa parrocchiale, edificata sulle rovine dell’antica Abbazia Benedettina fondata da Matilde di Canossa. Passeggiando per il paese si percepisce il legame profondo con le tradizioni religiose e rurali della montagna modenese.
Nota storica
Nel Medioevo Frassinoro era un importante centro strategico lungo le vie di collegamento tra la Toscana e l’Emilia. Il potere e il prestigio dell’Abbazia ne fecero un luogo di cultura, devozione e ospitalità. Oggi, il paese rappresenta una tappa significativa per il pellegrino che, lasciandosi alle spalle la Garfagnana e l’Appennino toscano, entra ufficialmente in Emilia-Romagna.
Rifugio Pradaccio
Rifugio Pradaccio
Immerso nel verde dei boschi dell’Appennino modenese, il Rifugio Pradaccio rappresenta una tappa rigenerante lungo il Cammino di Santa Giulia. Situato poco dopo il confine toscano, è raggiungibile salendo verso Passo Radici. La struttura è circondata da pascoli e faggete, e offre un’atmosfera tranquilla e silenziosa, ideale per una sosta, un ristoro o una notte in quota.
Il rifugio è meta apprezzata anche da escursionisti e ciclisti locali, grazie alla sua posizione strategica nei pressi del crinale e alla rete di sentieri che lo collegano ai principali percorsi naturalistici dell’Appennino settentrionale.
Nota storica
Il Rifugio Pradaccio si trova in un’area da sempre attraversata da pastori e viandanti, come testimoniano le vecchie mulattiere e i segnavia scolpiti nelle rocce. La zona, per la sua morfologia e la ricchezza d’acqua, è da secoli luogo di transito e sosta per chi attraversava l’Appennino per lavoro, fede o scambio.
Passo delle Radici
Passo delle Radici
Il Passo delle Radici (1.529 m s.l.m.) è uno dei principali valichi dell’Appennino Tosco-Emiliano, situato tra la Garfagnana e la provincia di Modena. Punto panoramico e di respiro aperto dopo i boschi, segna l’ingresso ufficiale nel territorio emiliano del Cammino di Santa Giulia. Da qui si aprono vedute spettacolari verso la valle del Dolo e le montagne circostanti.
Rappresenta un crocevia naturale e culturale: luogo di passaggio fin dall’antichità, è oggi attraversato dalla SS324, dal Sentiero Italia e da importanti percorsi di crinale. In estate è frequentato da escursionisti, in inverno è meta di ciaspolate e sci alpinismo.
Nota storica
Già utilizzato in epoca romana e medievale come via di comunicazione tra Emilia e Toscana, il Passo delle Radici era un punto strategico anche per i pellegrini e i mercanti. Il nome richiama probabilmente l’antica vegetazione di faggi e abeti che caratterizzava l’area.
Procediamo con Prati di San Gemignano?
Prati di San Gemignano
Prati di San Gemignano
I Prati di San Gemignano costituiscono uno dei tratti più suggestivi del crinale appenninico modenese. Situati poco oltre il Passo delle Radici, questi ampi spazi erbosi sono attraversati dal Cammino di Santa Giulia nel suo primo tratto emiliano e regalano viste mozzafiato sui rilievi circostanti e sulle vallate del Dolo e del Dragone.
Il paesaggio, aperto e ondulato, è ideale per una sosta contemplativa, ed evoca la dimensione pastorale e silenziosa della montagna appenninica. Il sentiero si snoda dolcemente attraverso questi prati, accompagnato solo dal vento e dal profumo dell’erba e delle ginestre.
Nota storica
Secondo la tradizione popolare, i **Prati di San Gemignano** sono così chiamati in onore del santo vescovo di Modena, protettore delle campagne e dei pastori. La zona ha sempre avuto un valore simbolico per le comunità del crinale, luogo di transumanza, devozione e incontro fra versanti.
Madonna di Pietravolta
Santuario della Madonna di Pietravolta
Immerso tra i boschi dell’Appennino modenese, il Santuario della Madonna di Pietravolta è uno dei luoghi di culto più significativi lungo il Cammino di Santa Giulia. Situato a circa 1.150 metri di altitudine, si raggiunge percorrendo una breve deviazione dal crinale, lungo un sentiero che conduce a un'ampia radura circondata da faggi.
Il santuario, semplice ma carico di spiritualità, è da secoli meta di pellegrinaggi, in particolare nel mese di agosto, quando le comunità della montagna si ritrovano per la festa della Madonna. La chiesetta si affaccia su un altopiano erboso, luogo perfetto per una sosta in silenzio o una preghiera.
Nota storica
La devozione alla Madonna di Pietravolta ha origini antiche e si lega a una statua lignea della Vergine rinvenuta secondo la tradizione proprio sul posto, protetta da una roccia. L’attuale santuario è stato edificato nel luogo in cui la statua fu ritrovata. Il culto ha attraversato i secoli, alimentato dalla fede dei pastori e delle genti di crinale.
Abbazia di Frassinoro
Abbazia di Santa Maria e San Claudio – Frassinoro
Situata nel cuore dell’Appennino modenese, nel centro storico di Frassinoro, l’antica Abbazia Benedettina di Santa Maria e San Claudio rappresenta un punto cardine del Cammino di Santa Giulia. Fu fondata nel 1071 dalla contessa Matilde di Canossa sui resti di un preesistente monastero longobardo, e fu per secoli centro culturale, politico e spirituale di tutta la zona.
Oggi dell’abbazia restano visibili i resti del complesso monastico benedettino, su cui sorge l’attuale chiesa parrocchiale, ma la sua impronta storica e simbolica rimane fortemente percepibile. Il visitatore potrà ammirare il portale scolpito, alcuni frammenti romanici e il sito archeologico con la cripta restaurata, che conserva le fondamenta dell’antico edificio abbaziale.
Nota storica
L’Abbazia di Frassinoro fu una delle più importanti dell’Appennino tosco-emiliano. Fondata da Matilde di Canossa, ospitava pellegrini, monaci e viandanti diretti verso Roma lungo le vie storiche dell’Emilia e della Toscana. Fu anche un centro di trascrizione di codici e un baluardo della fede cattolica nel Medioevo. Secondo alcuni studiosi, proprio qui si conservavano antichi reliquiari legati al culto di Santa Giulia.
Tappa 11 – Da San Pellegrino in Alpe a Frassinoro
CSG-T011_V24 – Cammino di Santa Giulia
La Tappa 11 del Cammino di Santa Giulia conduce il pellegrino da San Pellegrino in Alpe fino a Frassinoro, attraversando alcuni degli scenari naturali più suggestivi dell’Appennino tosco-emiliano. Questo tratto offre una perfetta sintesi tra spiritualità, natura e storia, accompagnando il viandante lungo crinali boscosi, rifugi montani e antiche vie di collegamento.
L’itinerario tocca luoghi emblematici come il Rifugio Pradaccio, il Passo delle Radici e i Prati di San Gemignano, fino a giungere al celebre Santuario della Madonna di Pietravolta e all’antica Abbazia benedettina di Frassinoro, tappa storica del culto di Santa Giulia. Il percorso è prevalentemente in discesa, con tratti panoramici e carichi di significato spirituale.
La Tappa 11 del Cammino di Santa Giulia segna l’ingresso nel territorio dell’Emilia-Romagna, offrendo un itinerario montano suggestivo e ricco di spiritualità. Si parte da San Pellegrino in Alpe, luogo simbolico per pellegrini e devoti, e si procede lungo crinali panoramici, boschi di faggio e pascoli d’alta quota, attraversando ambienti incontaminati e silenziosi. La tappa si sviluppa in una cornice naturale di grande bellezza, lambendo i confini del Parco del Frignano.
Dopo il suggestivo valico del Passo delle Radici, si incontrano i Prati di San Gemignano e il Santuario della Madonna di Pietravolta, luoghi carichi di devozione popolare e spiritualità appenninica. L’arrivo a Frassinoro, con la sua millenaria tradizione monastica, rappresenta il primo approdo emiliano del cammino e conclude una tappa impegnativa ma profondamente ispirante.
Cosa vedere lungo il percorso
- San Pellegrino in Alpe: storico santuario mariano tra i più alti d’Europa, meta di pellegrinaggio da secoli, con panorama straordinario sulla Garfagnana.
- Rifugio Pradaccio: punto di ristoro situato in posizione strategica nel bosco, ideale per una pausa rigenerante.
- Passo delle Radici: valico storico tra Toscana ed Emilia, importante punto di passaggio e crocevia di antiche vie di comunicazione.
- Prati di San Gemignano: distese verdi e soleggiate a 1400 m d’altitudine, scenario rilassante per una sosta e contemplazione.
- Santuario della Madonna di Pietravolta: luogo sacro immerso nei boschi, da secoli meta di devozione popolare, con leggenda legata all’apparizione della Vergine.
- Abbazia di Frassinoro: fondata da Matilde di Canossa, fu uno dei più importanti centri religiosi e culturali dell’Appennino modenese.
- Frassinoro: borgo appenninico ricco di storia, tradizioni e spiritualità, immerso in un contesto naturale di grande fascino.
Informazioni utili
- Distanza: circa 18 km
- Dislivello: prevalentemente in discesa, con tratti collinari
- Tipologia di percorso: sentieri, crinali, strade forestali
- Segnaletica: presente e ben visibile
- Punti d’acqua: disponibili a San Pellegrino, Passo Radici, Pietravolta e Frassinoro
Perché percorrere questa tappa
Questa tappa accompagna il pellegrino in un cambiamento di paesaggio, di regione e di atmosfera. Dai valichi delle Alpi Apuane ai rilievi dolci dell’Appennino modenese, il cammino si arricchisce di nuove suggestioni culturali e naturali. La spiritualità dei luoghi, unita alla bellezza dei panorami e alla storicità delle mete, ne fanno una tappa fondamentale nel cuore del Cammino di Santa Giulia.







