- Created: Agosto 31, 2024 1:33 pm
- Updated: Ottobre 17, 2025 5:48 pm
- Distanza 23 km
- Tempo 6 h 18 min
- Velocità 4.0 km/h
- Altitud. minima 0 m
- Quota Max 414 m
- Salita 711 m
- Discesa 578 m
- Distance Instructions
Cammino di Santa Giulia – Tappa CSG-T001_V24: Livorno → Eremo di Sambuca → Valle Benedetta → Parrana San Martino
Dal mare di Livorno alle colline boscose della Valle Benedetta
La Tappa 1 del Cammino di Santa Giulia
La prima tappa del Cammino di Santa Giulia parte da Livorno e risale il versante collinare verso l’Eremo di Sambuca,
antro spirituale immerso nei boschi della Valle Benedetta, fino a raggiungere Parrana San Martino.
Un tracciato di avvio che unisce città di mare, corsi d’acqua, castagneti e antiche vie di crinale: perfetto per entrare nel passo del Cammino tra natura e contemplazione.
📋 Scheda tecnica
- Codice tappa: CSG-T001_V24
- Tratto: Livorno → Parrana San Martino (via Eremo di Sambuca, Valle Benedetta)
- Difficoltà: Escursionistico (E) – dislivelli collinari
- Ambiente: urbano → collinare/boschivo (torrenti, castagneti)
- Fondo: strade bianche, single track, tratti asfaltati
- Punti acqua/cibo: Livorno, Valle Benedetta, Parrana San Martino (verificare orari stagionali)
- Segnaletica CSG: in progress/localizzata
- Periodo consigliato: primavera–autunno; estate con partenza presto
Note pratiche
- Piogge recenti: possibili tratti fangosi lungo i rii.
- Ombreggio: boschi della Valle Benedetta utili nelle ore calde.
- Trafori stradali/attraversamenti: usare prudenza nei tratti urbani iniziali.
Cosa Vedere lungo la Tappa 1
Il primo tratto del Cammino di Santa Giulia, da Livorno a Parrana San Martino, attraversa luoghi ricchi di storia, architettura e spiritualità. Di seguito i principali punti di interesse lungo l’itinerario.
Fortezza Vecchia
Simbolo dell’origine marittima e militare di Livorno, la Fortezza Vecchia domina l’antico porto mediceo. Qui, secondo alcune ipotesi, potrebbe essere partita la nave che trasportava le reliquie di Santa Giulia nel 762 d.C. Un luogo fortemente legato alla memoria del Cammino.
Fortezza Nuova
Costruita alla fine del Cinquecento per rafforzare le difese della città, è immersa in un parco cittadino nel cuore di Livorno. Oggi è luogo di eventi, passeggiate e riflessione, ed è visibile fin dai primi passi del Cammino.
Cisternino di Città
Monumento neoclassico progettato da Pasquale Poccianti nel 1842, il Cisternino è una delle opere più eleganti del sistema idrico di Livorno. Affacciato su Piazza del Municipio, segna idealmente l’inizio urbano del Cammino.
Via della Madonna
Questa strada unica ospita tre luoghi di culto di tre religioni differenti: cattolica, armena e israelitica. Simbolo della tolleranza livornese, rappresenta un messaggio di pace e accoglienza per ogni pellegrino.
Chiesa di Santa Giulia
Antica sede della confraternita omonima, fondata nel 1300 d.C. e ancora operante. Fu da qui che, secondo la tradizione, partirono le reliquie di Santa Giulia nel 762 d.C. Un luogo della memoria fondamentale per il Cammino.
Acquedotto Leopoldino (Pian di Rota)
Con le sue maestose arcate che attraversano la campagna, l’acquedotto progettato da Poccianti è una delle testimonianze ingegneristiche più affascinanti della Toscana ottocentesca. Accompagna il camminatore lungo un tratto simbolico del Cammino.
Bagnetti della Puzzolente
Storico complesso termale ottocentesco sorto presso una sorgente sulfurea. Un tempo destinato alle cure idroterapiche, oggi ricorda la connessione tra acqua, salute e spiritualità.
Cisternino di Pian di Rota
Piccolo edificio neoclassico collegato al sistema idrico cittadino. Semplice e armonioso, è una tappa silenziosa immersa tra ulivi e cipressi.
Eremo della Sambuca
Luogo di silenzio e spiritualità immerso nella natura, l’Eremo conserva l’atmosfera austera dei romitori benedettini. Un punto di ritiro interiore ideale lungo il Cammino.
Valle Benedetta
Storico borgo collinare fondato da monaci benedettini. Oggi sede di comunità religiose e meta di ritiri spirituali, è uno dei luoghi più carichi di significato dell’intero itinerario.
Parrana San Martino
Borgo agricolo di antiche origini, immerso tra le colline livornesi. La chiesa di San Martino segna la fine della tappa, offrendo al camminatore un senso di accoglienza e quiete.
🏛️ Focus storico – Il Cisternino di Pasquale Poccianti (Pian di Rota, Livorno)
Il Cisternino di Pian di Rota è uno dei massimi esempi di architettura neoclassica a Livorno,
concepito come snodo monumentale del ramo finale dell’Acquedotto di Colognole.
Un edificio “utile e bello”, in cui la funzione idraulica si sposa con una scenografia di chiara ispirazione classica.
Progettazione e avvio cantiere (1827–1841)
Nel 1827 l’architetto Pasquale Poccianti elabora il progetto del Cisternino, allegandolo alla relazione
tecnica per la fase conclusiva dell’acquedotto. I lavori iniziano solo nel 1841, mantenendo l’ambizione di un
serbatoio monumentale posto come “porta d’acqua” della città.
Modifiche in corso d’opera
- Idea 1827: avancorpo molto aggettante con tre arcate cieche (portico chiuso).
- Soluzione eseguita (1841–1852): sostituzione con pronao aperto colonnato,
colonne di ordine tuscanico e frontone triangolare: aspetto da tempio romano,
piena adesione al gusto neoclassico.
Funzione e dismissione (1852 – fine secolo)
I lavori si concludono nell’aprile 1852: il Cisternino funziona come stazione di raccolta e distribuzione
delle acque sorgive di Colognole verso Livorno. Sul finire del secolo viene soppresso il “purgatorio”
(vasca di decantazione/controllo) e il complesso è distaccato dalla rete idrica.
Perduta la funzione originaria, l’edificio è riconvertito a magazzino, come molte infrastrutture idrauliche dell’epoca.
Caratteri architettonici (in breve)
- Pronao con colonne tuscaniche e frontone di gusto classico.
- Impianto simmetrico e rigoroso, espressione del neoclassicismo toscano.
- Valenza monumentale oltre che funzionale, come “facciata pubblica” dell’acqua.
tra infrastrutture, città e paesaggio nell’Ottocento livornese, introducendo il filo conduttore
tra storia, tecnica e bellezza che accompagna il Cammino.
🏨 Dove Dormire a Parrana San Martino
La Casina di Parrana – Parrana San Martino (LI)
Immersa tra le colline e gli uliveti del versante livornese,
La Casina di Parrana offre camere accoglienti e una splendida vista sulla campagna toscana.
Punto ideale per il riposo dei pellegrini, unisce ospitalità familiare, tranquillità e sapori genuini.
Possibilità di pernottamento e prima colazione in un ambiente curato e silenzioso, a breve distanza dal centro del borgo.
- 🥾 A 5 minuti dal percorso del Cammino
- 🌿 Giardino panoramico e terrazza relax
- 🍽️ Colazione con prodotti locali
- 📶 Wi-Fi gratuito e parcheggio privato
Agriturismo Castel Anselmo – Colline di Parrana (LI)
Situato in posizione panoramica tra vigneti e uliveti, l’Agriturismo Castel Anselmo
è una dimora storica restaurata con cura, dotata di ampi spazi verdi e accoglienza familiare.
Offre camere confortevoli, piscina estiva e ristorante con cucina tipica toscana, ideale per
chi desidera concludere la prima tappa in un’atmosfera autentica e rilassante.
- 🌅 Vista sulle colline e sulla costa
- 🏊 Piscina esterna e area relax
- 🍷 Ristorante con piatti e vini locali
- 🅿️ Parcheggio gratuito, Wi-Fi e accoglienza pellegrini
Navigazione delle Tappe
Tappa Successiva ► CSG-T002_V24
Parrana San Martino – Castell’Anselmo – Collesalvetti – Fauglia
Percorso collinare tra uliveti, piccoli borghi e panorami sul litorale toscano.
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Livorno
Fortezza Vecchia di Livorno: Storia, Struttura e Visita
La Fortezza Vecchia di Livorno è un'imponente fortificazione che si affaccia sul Porto Mediceo. Simbolo e custode della storia millenaria della città, la sua posizione strategica è stata cruciale per la difesa e lo sviluppo di Livorno.
Un Viaggio nella Storia: Dal Medioevo ai Grandi Medici
Le origini di questa maestosa struttura risalgono al Medioevo, con continue modifiche e ampliamenti fino al XVI secolo. La fortezza ha inglobato elementi preesistenti, come il celebre Mastio di Matilde, testimonianza delle sue radici antiche.
Con la sua forma asimmetrica e i suoi robusti bastioni (Ampolletta, Canaviglia, Capitana), la Fortezza Vecchia ha difeso per secoli Livorno e il suo fiorente porto. Ogni pietra racconta storie di assedi, commerci e la resilienza di una città in continua evoluzione.
La Fortezza Oggi: Cultura, Panorami e Eventi
Oggi, la Fortezza Vecchia, completamente restaurata e accessibile, è un vivace centro culturale. Offre suggestive passeggiate sulle sue antiche mura, con panorami mozzafiato sul mare, sul Porto Mediceo e sulla città. È anche una location privilegiata per eventi culturali, mostre e spettacoli, un vero punto di riferimento per cittadini e turisti.
Parrana San Martino
Parrana San Martino: Un Borgo Storico nelle Colline Livornesi
Parrana San Martino è un affascinante borgo storico immerso nelle suggestive Colline Livornesi. Questa località è una meta ideale per chi cerca tranquillità, natura e un'autentica esperienza toscana.
Un Tuffo nel Passato: Le Origini e l'Architettura del Borgo
Le origini di Parrana San Martino si perdono nel tempo, come testimoniano la sua struttura medievale e gli elementi architettonici che narrano secoli di storia rurale. Le sue caratteristiche case in pietra, le stradine strette e l'atmosfera autentica contribuiscono a creare un luogo dove il tempo sembra essersi fermato.
Il borgo rappresenta un punto di riferimento significativo e la meta finale di importanti percorsi escursionistici, come la Tappa 1 del celebre Cammino di Santa Giulia, che lo collega direttamente a Livorno.
Parrana San Martino Oggi: Natura, Trekking e Relax
Oggi, Parrana San Martino è particolarmente apprezzata dagli amanti del trekking e della natura. Offre infatti un facile accesso a numerosi sentieri che si snodano tra boschi rigogliosi e offrono panorami mozzafiato sulle valli circostanti.
È il luogo perfetto per una pausa rilassante, per godere della bellezza incontaminata del paesaggio toscano e per scoprire un angolo meno conosciuto ma ricco di fascino e tradizioni.
Cisternino di Pian di Rota
Cisternino di Pian di Rota
Il Cisternino di Livorno, progettato in stile neoclassico dall'architetto Pasquale Poccianti, fu costruito a partire dal 1841 e completato nell'aprile del 1852.
Il progetto originale di Poccianti risaliva al 1827 ed era allegato a una relazione per l'acquedotto di Colognole. Inizialmente, prevedeva un avancorpo con tre arcate cieche, ma in fase di costruzione questo fu modificato e sostituito con un pronao con colonne di ordine tuscanico sormontate da un frontone.
L'edificio era cruciale per l'acquedotto: nel 1852 vi confluì l'acqua sorgiva di Colognole prima di proseguire verso Livorno. Verso la fine dello stesso secolo, dopo la soppressione del "purgatorio" (probabilmente una parte dell'impianto), l'intero complesso fu disattivato dalla rete idrica e riconvertito a magazzino.
La sua forma cilindrica, i marmi scolpiti e il contesto agreste lo rendono una tappa ideale per una sosta contemplativa. Qui si sente già il passaggio tra la città e la natura, tra il visibile e il simbolico: è uno dei primi luoghi-soglia del Cammino di Santa Giulia.
Eremo della Sambuca
Eremo della Sambuca
Incastonato tra i boschi della Valle Benedetta, l’antico Eremo della Sambuca è uno dei luoghi più suggestivi del Cammino. Fondato in epoca medievale e legato a tradizioni eremitiche, offre un rifugio silenzioso immerso nella natura.
Oggi restano poche tracce della struttura originaria, ma la sua posizione remota e raccolta continua ad attirare escursionisti e pellegrini. È il primo vero luogo di raccoglimento spirituale lungo il tracciato, dove il tempo sembra rallentare.
Valle Benedetta
Valle Benedetta
La Valle Benedetta è il cuore boscoso della Tappa 1, una zona ricca di sorgenti, antichi sentieri e memorie di vita monastica. Il nome stesso riflette una lunga tradizione di spiritualità e solitudine, documentata sin dal Medioevo.
Oggi, attraversarla significa immergersi in un paesaggio mistico e incontaminato, popolato da lecci, castagni e silenzi. Un tratto perfetto per ascoltarsi e respirare l’essenza più profonda del Cammino.
Bagnetti della Puzzolente
Bagnetti alla Puzzolente
Nascosti tra le pieghe della campagna livornese, i Bagnetti alla Puzzolente rappresentano una singolare testimonianza dell’ingegneria idraulica ottocentesca. Progettati da Pasquale Poccianti, lo stesso autore del Cisternino di Pian di Rota, facevano parte del complesso sistema di approvvigionamento idrico della città di Livorno.
Il nome “Puzzolente” deriva dalla presenza di acque sulfuree, conosciute fin dall’antichità per le loro proprietà. Oggi il sito conserva un fascino decadente e silenzioso: un luogo inaspettato, ideale per una sosta riflessiva lungo il Cammino di Santa Giulia. I giochi di luce tra gli archi e l’acqua che scorre ancora, anche se ridotta, restituiscono una dimensione di tempo sospeso tra natura e storia.
Cisternone di Livorno
Cisternone di Livorno – Il grande inizio simbolico
Nel cuore di Livorno, in Piazza del Cisternone, si trova uno degli edifici neoclassici più imponenti della città: la Gran Conserva, meglio nota come Cisternone. Realizzata nel 1829 dall’ingegnere Pasquale Poccianti, fu parte di un visionario progetto per l’approvvigionamento idrico di Livorno attraverso le acque delle colline livornesi.
La maestosa facciata a tempio romano, ispirata al Pantheon, e le grandi vasche interne, conferiscono all’edificio un carattere quasi sacrale. Il Cisternone rappresenta l'inizio simbolico del Cammino di Santa Giulia: da qui, idealmente, parte il flusso d’acqua che accompagna il pellegrino verso l’entroterra e le sue memorie spirituali.
Cisternino di Città
Cisternino di Città
Elegante edificio neoclassico progettato da Pasquale Poccianti nel 1842 come parte del sistema idrico urbano. Si affaccia su Piazza del Municipio a Livorno ed è considerato il "fratello minore" del Cisternone. Oggi è spazio culturale, punto di passaggio tra città e cammino.
Via della Madonna
Via della Madonna
Nel cuore di Livorno, questa strada accoglie tre luoghi di culto affacciati l’uno sull’altro: la Chiesa degli Armeni, la Sinagoga (ex Tempio Olandese-Alemanno) e la Chiesa della Madonna. Un simbolo della storica tolleranza religiosa livornese, ideale punto di partenza spirituale del Cammino di Santa Giulia.
Chiesa di Santa Giulia Livorno
Chiesa di Santa Giulia – La memoria scomparsa
Nel cuore dell’antico quartiere portuale di Livorno sorgeva la Chiesa di Santa Giulia, sede della confraternita omonima. Qui si venerava la Santa, considerata protettrice della città insieme a Santa Caterina. La chiesa fu soppressa nel 1786 e oggi non ne rimane traccia fisica, ma la sua eredità spirituale sopravvive nel Cammino.
Secondo la tradizione, da Livorno nel 762 d.C. partirono le reliquie di Santa Giulia, portate dai Longobardi fino a Brescia. La chiesa rappresenta dunque il punto d’origine simbolico del pellegrinaggio, un luogo invisibile ma ancora presente nella memoria della città.
Acquedotto Leopoldino
Acquedotto Leopoldino – Il monumento dell'acqua
Progettato nel XIX secolo dall’architetto Pasquale Poccianti, l’Acquedotto Leopoldino è uno dei più straordinari esempi di ingegneria idraulica in Toscana. Il tratto che attraversa Pian di Rota, con le sue arcate maestose, crea un impatto scenografico unico nel paesaggio collinare.
Parte del sistema di approvvigionamento idrico della città di Livorno, l’acquedotto simboleggia il flusso della vita che scorre dal cuore della natura verso la civiltà. Per chi percorre il Cammino di Santa Giulia, rappresenta un punto di contemplazione e continuità tra elementi naturali, spirituali e storici.
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Cammino di Santa Giulia – Tappa CSG-T001_V24: Livorno → Eremo di Sambuca → Valle Benedetta → Parrana San Martino
Dal mare di Livorno alle colline boscose della Valle Benedetta
La Tappa 1 del Cammino di Santa Giulia
La prima tappa del Cammino di Santa Giulia parte da Livorno e risale il versante collinare verso l’Eremo di Sambuca,
antro spirituale immerso nei boschi della Valle Benedetta, fino a raggiungere Parrana San Martino.
Un tracciato di avvio che unisce città di mare, corsi d’acqua, castagneti e antiche vie di crinale: perfetto per entrare nel passo del Cammino tra natura e contemplazione.
📋 Scheda tecnica
- Codice tappa: CSG-T001_V24
- Tratto: Livorno → Parrana San Martino (via Eremo di Sambuca, Valle Benedetta)
- Difficoltà: Escursionistico (E) – dislivelli collinari
- Ambiente: urbano → collinare/boschivo (torrenti, castagneti)
- Fondo: strade bianche, single track, tratti asfaltati
- Punti acqua/cibo: Livorno, Valle Benedetta, Parrana San Martino (verificare orari stagionali)
- Segnaletica CSG: in progress/localizzata
- Periodo consigliato: primavera–autunno; estate con partenza presto
Note pratiche
- Piogge recenti: possibili tratti fangosi lungo i rii.
- Ombreggio: boschi della Valle Benedetta utili nelle ore calde.
- Trafori stradali/attraversamenti: usare prudenza nei tratti urbani iniziali.
Cosa Vedere lungo la Tappa 1
Il primo tratto del Cammino di Santa Giulia, da Livorno a Parrana San Martino, attraversa luoghi ricchi di storia, architettura e spiritualità. Di seguito i principali punti di interesse lungo l’itinerario.
Fortezza Vecchia
Simbolo dell’origine marittima e militare di Livorno, la Fortezza Vecchia domina l’antico porto mediceo. Qui, secondo alcune ipotesi, potrebbe essere partita la nave che trasportava le reliquie di Santa Giulia nel 762 d.C. Un luogo fortemente legato alla memoria del Cammino.
Fortezza Nuova
Costruita alla fine del Cinquecento per rafforzare le difese della città, è immersa in un parco cittadino nel cuore di Livorno. Oggi è luogo di eventi, passeggiate e riflessione, ed è visibile fin dai primi passi del Cammino.
Cisternino di Città
Monumento neoclassico progettato da Pasquale Poccianti nel 1842, il Cisternino è una delle opere più eleganti del sistema idrico di Livorno. Affacciato su Piazza del Municipio, segna idealmente l’inizio urbano del Cammino.
Via della Madonna
Questa strada unica ospita tre luoghi di culto di tre religioni differenti: cattolica, armena e israelitica. Simbolo della tolleranza livornese, rappresenta un messaggio di pace e accoglienza per ogni pellegrino.
Chiesa di Santa Giulia
Antica sede della confraternita omonima, fondata nel 1300 d.C. e ancora operante. Fu da qui che, secondo la tradizione, partirono le reliquie di Santa Giulia nel 762 d.C. Un luogo della memoria fondamentale per il Cammino.
Acquedotto Leopoldino (Pian di Rota)
Con le sue maestose arcate che attraversano la campagna, l’acquedotto progettato da Poccianti è una delle testimonianze ingegneristiche più affascinanti della Toscana ottocentesca. Accompagna il camminatore lungo un tratto simbolico del Cammino.
Bagnetti della Puzzolente
Storico complesso termale ottocentesco sorto presso una sorgente sulfurea. Un tempo destinato alle cure idroterapiche, oggi ricorda la connessione tra acqua, salute e spiritualità.
Cisternino di Pian di Rota
Piccolo edificio neoclassico collegato al sistema idrico cittadino. Semplice e armonioso, è una tappa silenziosa immersa tra ulivi e cipressi.
Eremo della Sambuca
Luogo di silenzio e spiritualità immerso nella natura, l’Eremo conserva l’atmosfera austera dei romitori benedettini. Un punto di ritiro interiore ideale lungo il Cammino.
Valle Benedetta
Storico borgo collinare fondato da monaci benedettini. Oggi sede di comunità religiose e meta di ritiri spirituali, è uno dei luoghi più carichi di significato dell’intero itinerario.
Parrana San Martino
Borgo agricolo di antiche origini, immerso tra le colline livornesi. La chiesa di San Martino segna la fine della tappa, offrendo al camminatore un senso di accoglienza e quiete.
🏛️ Focus storico – Il Cisternino di Pasquale Poccianti (Pian di Rota, Livorno)
Il Cisternino di Pian di Rota è uno dei massimi esempi di architettura neoclassica a Livorno,
concepito come snodo monumentale del ramo finale dell’Acquedotto di Colognole.
Un edificio “utile e bello”, in cui la funzione idraulica si sposa con una scenografia di chiara ispirazione classica.
Progettazione e avvio cantiere (1827–1841)
Nel 1827 l’architetto Pasquale Poccianti elabora il progetto del Cisternino, allegandolo alla relazione
tecnica per la fase conclusiva dell’acquedotto. I lavori iniziano solo nel 1841, mantenendo l’ambizione di un
serbatoio monumentale posto come “porta d’acqua” della città.
Modifiche in corso d’opera
- Idea 1827: avancorpo molto aggettante con tre arcate cieche (portico chiuso).
- Soluzione eseguita (1841–1852): sostituzione con pronao aperto colonnato,
colonne di ordine tuscanico e frontone triangolare: aspetto da tempio romano,
piena adesione al gusto neoclassico.
Funzione e dismissione (1852 – fine secolo)
I lavori si concludono nell’aprile 1852: il Cisternino funziona come stazione di raccolta e distribuzione
delle acque sorgive di Colognole verso Livorno. Sul finire del secolo viene soppresso il “purgatorio”
(vasca di decantazione/controllo) e il complesso è distaccato dalla rete idrica.
Perduta la funzione originaria, l’edificio è riconvertito a magazzino, come molte infrastrutture idrauliche dell’epoca.
Caratteri architettonici (in breve)
- Pronao con colonne tuscaniche e frontone di gusto classico.
- Impianto simmetrico e rigoroso, espressione del neoclassicismo toscano.
- Valenza monumentale oltre che funzionale, come “facciata pubblica” dell’acqua.
tra infrastrutture, città e paesaggio nell’Ottocento livornese, introducendo il filo conduttore
tra storia, tecnica e bellezza che accompagna il Cammino.
🏨 Dove Dormire a Parrana San Martino
La Casina di Parrana – Parrana San Martino (LI)
Immersa tra le colline e gli uliveti del versante livornese,
La Casina di Parrana offre camere accoglienti e una splendida vista sulla campagna toscana.
Punto ideale per il riposo dei pellegrini, unisce ospitalità familiare, tranquillità e sapori genuini.
Possibilità di pernottamento e prima colazione in un ambiente curato e silenzioso, a breve distanza dal centro del borgo.
- 🥾 A 5 minuti dal percorso del Cammino
- 🌿 Giardino panoramico e terrazza relax
- 🍽️ Colazione con prodotti locali
- 📶 Wi-Fi gratuito e parcheggio privato
Agriturismo Castel Anselmo – Colline di Parrana (LI)
Situato in posizione panoramica tra vigneti e uliveti, l’Agriturismo Castel Anselmo
è una dimora storica restaurata con cura, dotata di ampi spazi verdi e accoglienza familiare.
Offre camere confortevoli, piscina estiva e ristorante con cucina tipica toscana, ideale per
chi desidera concludere la prima tappa in un’atmosfera autentica e rilassante.
- 🌅 Vista sulle colline e sulla costa
- 🏊 Piscina esterna e area relax
- 🍷 Ristorante con piatti e vini locali
- 🅿️ Parcheggio gratuito, Wi-Fi e accoglienza pellegrini
Navigazione delle Tappe
Tappa Successiva ► CSG-T002_V24
Parrana San Martino – Castell’Anselmo – Collesalvetti – Fauglia
Percorso collinare tra uliveti, piccoli borghi e panorami sul litorale toscano.
Per Scaricare la Tappa accetta termini e condizioni









Buongiorno a tutti! Con questo sole incredibile, la voglia di pianificare il prossimo Cammino è salita alle stelle! ☀️
Sono qui a studiare questa Tappa 1 e non potrei essere più entusiasta: un mix perfetto tra la partenza dalla città (Livorno, con il suo forte legame con la Santa) e l’immersione immediata nel verde e nella quiete, passando per l’Eremo di Sambuca. Sembra il modo ideale per staccare la spina.
Confermo: la prossima primavera (come discusso nel forum del cammino) questa Tappa sarà il punto di partenza del mio primo weekend sul Cammino di Santa Giulia!
Adesso non mi resta che incrociare questa Tappa con la stazione di Navacchio (come suggerito da Carlo) per configurare il mio segmento di due giorni.
Grazie per la cura nella descrizione! Ci vediamo presto sui sentieri toscani! A presto!!